I° CONGRESSO REGIONALE AISTOM SICILIA

“Io penso positivo ……….”

19-20 ottobre Catania –  Plaza Hotel

Un mondo dai confini piuttosto ampi quello delle stomie che interessa uomini, donne, giovani, adulti, anziani: in tutto circa 70.000 persone in Italia ed in Sicilia sono circa 6.000. Molti sono i passi in avanti compiuti grazie alla ricerca, alla prevenzione, alla diagnosi e alla terapia.

L‘assistenza e la cura rivolte alle persone con stomia si distinguono molto oggi rispetto a qualche decennio addietro. L’infermiere stomaterapista, ad esempio, può formulare oggi le specifiche scelte cliniche basando il proprio ragionamento facendo leva sulla propria esperienza ma soprattutto su studi di ricerca e linee guida.

Uno degli obiettivi che l’AIStom Sicilia si prefigge è di delineare il focus delle azioni, delle strategie e delle sinergie necessarie a migliorare la qualità delle cure per le persone portatrici di stomia, mettendo insieme Stomizzati, operatori sanitari e politici; cosa manca ancora?

Abbiamo coinvolto, in questo nostro primo Congresso Regionale, gli Albi Professionale dei Medici e degli Infermieri – in rappresentanza della professione – a tutela dei diritti degli stomizzati – le ditte commerciali dei dispositivi per stomia, riscontrando una perfetta sintonia di intenti e di contenuto.

Lo sforzo maggiore è orientato allo sviluppo della competenza, alla promozione delle opportunità di cultura e crescita, alla diffusione delle conoscenze, al rispetto delle politiche della sicurezza, alla qualità dell’assistenza, al rispetto dell’etica e della deontologia professionale, all’appropriatezza e qualità dei dispositivi per stomia.

Purtroppo, ancora troppe poche realtà sanitarie locali riconoscono l’importanza dei Centri di riabilitazione delle persone stomizzate, allocando, per questi, solo qualche breve spazio entro un ambulatorio, a discapito di un percorso di assistenza e cura integrate, che ha inizio con la presa in carico della persona sin dal periodo preoperatorio e che, forte di una alleanza terapeutica, accompagna lo stomizzato nel percorso di riabilitazione e di reinserimento familiare e sociale. L’efficienza organizzativa per l’implementazione di questo percorso clinico-assistenziale prevede l’istituzione di un ambulatorio a gestione infermieristica, dove lo stomaterapista svolge un ruolo educativo e di coaching fondamentale.

La maggior parte dei servizi ambulatoriali per la riabilitazione della persona con stomia e incontinenza sono, nella prassi, gestiti autonomamente da infermieri stomaterapisti, che all’occorrenza, ricorrono alla consulenza di altri professionisti.

L’infermiere stomaterapista, viste le proprie conoscenze, esperienze ed abilità, si pone a sua volta come consulente verso altri servizi aziendali socio-sanitari.

Tuttavia, una persona con stomia oggi non può accedere all’ambulatorio con una richiesta di prestazione infermieristica in quanto nei LEA non sono previste specifiche codifiche.

Per questo vorremmo avviare, con l’assessorato alla Sanità Sicilia, un programma di condivisione e allineamento non solo sul ruolo dello stomaterapista e sul Percorso clinico assistenziale della persona con stomia, ma anche sulla codifica delle prestazioni stomaterapiche irrinunciabili: visita infermieristica stomaterapica, counselling / Educazione terapeutica, prevenzione delle complicanze stomali gestione conservativa delle complicanze stomali, irrigazione intestinale a scopo riabilitativo, diagnostico e terapeutico, valutazione clinica del complesso stomale e della appropriatezza del presidio utilizzato.

Prestazioni e organizzazione, a garanzia di una qualità totale (efficacia, efficienza, qualità di vita).

Quali sono, se ce ne sono, i diritti delle persone portatrici di stomia che a oggi sono ancora del tutto o in parte disattesi e che cosa possono fare i professionisti?

Consultando la Carta Internazionale dei Diritti dello stomizzato tra i primi punti troviamo:

  • ricevere pre-operatoriamente informazioni sui benefici derivanti all’intervento chirurgico, e sulla possibilità di vivere con una stomia;
  • avere una stomia ben confezionata e in una posizione appropriata in modo che possa essere adeguatamente gestita;
  • avere il supporto di esperti professionisti nel periodo pre- e post-operatorio sia in ospedale che nella comunità.

Se queste aspettative rappresentano le priorità per la persona con stomia, se ancora tante realtà italiane non hanno un servizio di riabilitazione strutturato (con la presenza di un infermiere stomaterapista integrato con i servizi ASP di chirurgia, urologia, assistenza domiciliare, ecc.). E ancora, se il disegno preoperatorio della stomia, la presa in carico e l’educazione terapeutica fin dal preoperatorio non sono servizi attivi…

Credo sia opportuno coalizzare tutti gli stakeholder – volontariato, professione, Associazione scientifica e Istituzioni – affinché insieme siano condivisi percorsi e strategie per un servizio di salute al cittadino.

Per tutto questo sei invitato giorno 19-20 ottobre 2018 presso Plaza Hotel Catania Viale Ruggero di Lauria, 43 – 95100 Catania

Related posts