Consiste in una procedura che possono effettuare solo le persone colostomizzate (in genere, colostomie sinistre e trasversostomie), per ripristinare una continenza meccanica, ovvero, un intervallo libero dall’emissione di feci di 36-48 ore. Questa tecnica riabilitativa consente, pertanto, di poter indossare una sacca di raccolta più piccola, per una maggiore discrezione.
L’irrigazione è indicata fondamentalmente nelle colonstomie terminali sinistre, per la presenza di feci solide e corpose, nelle trasversostomie è indicata solo in casi particolari e deve essere eseguita con la massima cautela.
Stomia e irrigazione. È controindicata quando il paziente presenta inabilità psicofisiche, handicap (cecità o mutilazione), malattia di Crohn, diverticolosi, enterite da radioterapia, colon irritabile, complicanze stomali (stenosi serrata, ernia, prolasso, ecc.).
I vantaggi sono molteplici e riguardano: il recupero della continenza (in media 48 ore), la riduzione del meteorismo, la riduzione degli episodi di dermatiti da contatto, la riduzione dei costi gestionali, e il miglioramento del paziente a livello psicologico. Può essere eseguita quasi subito dopo l’intervento, ma in genere è meglio attendere almeno 15 giorni per dare modo alla stomia di consolidarsi maggiormente.
L’esecuzione di questa tecnica è semplice: si tratta in pratica di un enteroclisma eseguito con modalità ed attrezzature specifiche.